Signori si nasce (1960) (s/w)

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primi del 1900. il cavaliere pio degli ulivi (de filippo) è uno stimato sarto ecclesiastico, umile e prudente. all'opposto, suo fratello ottone spinelli degli ulivi detto zazà (totò), barone decaduto, accumula debiti corteggiando le soubrette. messo alle strette da una grossa cambiale in scadenza. zazà decide a malineuore di chiedere aiuto a pio: il fratello prima glielo rifiuta, poi, temendo un gesto sconsiderato, si precipita da zazà che trova in compagnia della soubrette patrizia (scala). per giustificarsi, il barone gliela presenta come propria figlia e pio, colpito dalla rivelazione, accoglie entrambi in casa. zazà accetta, sperando di spillargli quattrini in modo da saldare il suo debito e finanziare la commedia musicale della sua protetta, e chiede al suo domestico battista (croccolo) di reggergli il gioco fingendosi il fidanzato di patrizia. quello vero (garrone), intanto, un focoso energumeno facile alle risse, sta per uscire di prigione per rivedere la sua bella...