Descrizione

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Il terrore regna nella città di Dusseldorf. Un "mostro" inafferrabile ha già ucciso molte bambine senza che la polizia abbia ancora potuto interrompere la tragica serie di delitti. La caccia al criminale è condotta sia dalla polizia che dalla potente organizzazione dei ladri della città, che vede nei delitti, e nel conseguente aumento della vigilanza e degli arresti, una seria minaccia alla propria vitalità. Grazie ad una capillare rete di vigilanza, tesa in tutta la città con il concorso dei ladri e dei mendicanti, l`organizzazione della malavita riesce a scoprire un tenue indizio: il "mostro", nell` avvicinare le sue vittime fischietta un macabro motivo. Ben presto il criminale è individuato da un giovane adepto dell` organizzazione che, urtando l` assassino, lo segna con una grossa "M" di gesso sulle spalle. L` uomo s` accorge di essere braccato e cerca scampo in una fabbrica, nella quale però rimane rinserrato. Scesa la notte, i più abili scassinatori penetrano nella fabbrica, la rovistano da cima a fondo, s` impadroniscono del giovane paranoico e mentre giunge la polizia lo conducono lontano, nel grande sotterraneo dove si è radunato il tribunale della malavita. Qui l` assassino, di fronte alle implacabili accuse, si difende istericamente, narrando in modo drammatico come a spingerlo ai turpi delitti sia una forza malvagia ed incontrollabile che opera dentro di lui. La sua difesa è però inutile: il tribunale della malavita emette la condanna a morte e sta per eseguirla, quando la polizia irrompe nel sotterraneo. Seguendo a sua volta l` esile traccia, è riuscita ad identificare il "mostro" ed a sottrarlo, all' ultimo momento, ad un linciaggio. Sarà la giustizia ufficiale a giudicarlo.

un'intera città è letteralmente terrorizzata dal maniaco hans beckert, che violenta ed uccide bambine. nessuno riesce ad acciuffarlo perché è un uomo grigio e comune... forse per questo ancora più agghiacciante. catturato dal popolo viene sommariamente processato e condannato a morte, ma l'arrivo della polizia lo salva.
per la prima volta nella versione integrale, m il mostro di dusseldorf è uno dei primi film parlati di fritz lang in cui si fondono le tecniche altamente espressive del cinema muto, alla stupefacente modernità di un sonoro caspace di gelare, come quando il mostro parla con la sua voce da chioccia o quando si aggira nella notte fischiando un tetro motivo.

Dettagli sul prodotto

Regista Fritz Lang
Attore Peter Lorre, Ellen Widmann, Otto Wernicke, Gustaf Gründgens, Theo Lingen
 
Genere Poliziesco
Culto
Contenuto DVD
Età consigliata 0 anni
Data pubblicazione 16.10.2002
Codice regionale 2
Titolo originale M - Eine Stadt sucht einen Mörder (Tedesco)
Anno di produzione 1931
Audio Italiano
 

Cast e troupe

Recensioni dei clienti

  • M - Il mostro di Dusseldorf

    Scritta il 08. giugno 2008 da sergio.
    Questa recensione si riferisce a una versione alternativa.

    Un vero capolavoro espressionista.

  • M

    Scritta il 31. ottobre 2005 da M. B..
    Questa recensione si riferisce a una versione alternativa.

    "M", anche se narra le "vicessitudini" crimali di un essere sessualmente traviato, è una buona metafora per descrivere il pericolo, allora incombente, della minaccia nazista! È in assoluto il capolavoro di Fritz Lang. Da vedere soprattutto la parte finale, quella del processo, caratterizzata da un alone grottesco semplicemente strabiliante! Ottima l'interpretazione (molto istrionica, soprattutto per quanto riguarda la già citata parte finale) data da quel fenomenale attore che era Peter Lorre!

  • Eine Stadt sucht einen Mörder

    Scritta il 03. settembre 2005 da Langen Beini.
    Questa recensione si riferisce a una versione alternativa.

    Einer der besten alten deutschen Filme. Ja,ja da wurde noch geraucht, was der Tabak hält. Heute wären solche Scenen undenkbar bei den übermässig vielen militanten Antirauch und
    Moralaposteln.

  • M

    Scritta il 22. dicembre 2003 da dominikriedo.
    Questa recensione si riferisce a una versione alternativa.

    Sicher der reflektierteste deutsche Film überhaupt, wahrscheinlich auch der beste. Die Arbeit Langs kulminierte hier in seinem ersten Tonfilm zum absoluten Höhepunkt. Die Handhabung des Tons ist schlicht wunderbar.

  • Super! Genial!

    Scritta il 01. marzo 2003 da dps.
    Questa recensione si riferisce a una versione alternativa.

    Für Filmfans ein Muss. Einer der grössten und besten Filme überhaupt.

  • korrektur zu M von HP zougg

    Scritta il 27. ottobre 2002 da hp zougg.
    Questa recensione si riferisce a una versione alternativa.

    Göbels hies Josef und Göring hiess Hermann
    mit Vornamen
    Sorry für den Fehler

  • Meisterwerk

    Scritta il 26. ottobre 2002 da hp zougg.
    Questa recensione si riferisce a una versione alternativa.

    Keine Frage Fritz Lang gehört zu den besten seines Fachs Filme wie "M" oder "Metropolis" haben bis heute nicht's von ihrer Aktualität verloren Lang benutzt in"M" eeine ganz neue Bildsprache und dass nur nebenbei Peter Lorre(der Mörder) war nie besser!!
    Bemerkung am Rande
    Lorre der Jude war schrieb einst an Hermann Göbels der bei den Nazis für Kunst zuständig war etwa folgendes

    "Dieses Land verträgt nicht 2 Mörder darum werde ich es verlassen"
    (gemeint war Hitler) in Anspielung auf "M" ) der noch vor der Machtergreifung Hitler's produziert wurde (1931)

    Peter Lorre ging nach Amerika und machte dort Karierre("Cacablanca")

    Neben Metropolies ist dies sicher >Fritz Lang's bester Film!!

    Ueberigens der grosse Schweizer Schauspieler Heinrich Gretler(1898-1977) spielt hier einer seiner ersten (statistenrollen im Film)+

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